Histoires 6
A cura di Deda
Edizione italiana: inedito.
Edizione francese: Histoires pour tous n.6, Akata Delcourt, 7.95 euro; 213 pp.
Edizione francese: Histoires pour tous n.6, Akata Delcourt, 7.95 euro; 213 pp.
Edizione originale: Shueisha, 1998, 20 volumi.
Histoires pour tous (Storie per tutti) è l'edizione francese corrispondente alla raccolta antologica in venti volumi "Tezuka Osamu The Best".
Dopo aver sfogliato i Tiger Books e i Lionbooks, note collane contenenti gli yomikiri (ovverosia le storie brevi) di Tezuka, ho scoperto che molte storie contenute in questa collana, chiamata in Francia Histoires pour tous provengono proprio da quelle raccolte.
Nella fattispecie il sesto volume contiene quelle storie ideate negli anni 70 quando il lavoro alla Mushi Pro aveva rallentato un po'. Tra le tematiche fondamentali c'è il soprannaturale e Tezuka stesso, nella prefazione al volume, spiega come queste storie siano tra le sue preferite, quelle a cui si è dedicato con maggiore affetto, perché care al suo cuore.
Inutile dire che leggere finalmente il manga di Lunn vola via nel vento è stata un'esperienza unica... Ho sempre avuto un'immensa curiosità per questa storia che narrava dell'amore di un ragazzo, quasi un hikikomori, per la testimonial di un poster pubblicitario. Le tematiche della difficoltà di adattamento a scuola e del bullismo - problemi già presenti in quegli anni - la dicono lunga su quanto Tezuka fosse a volte lungimirante e sensibile nel guardare le cose con occhi tutti suoi.
In un normale shounen manga il bullismo viene mostrato con gigioneria - come atto di forza e scontri tra giovani virgulti, manco fossero cervi che si scornano per il territorio o la bella di turno.
Negli shoujo manga capita che, dopo aver esaurito quanto di giusto c'era da dire, la necessità di allungare il brodo porti le autrici a votarsi al sensazionismo, schiaffeggiando la lettrice e costringendola a una lettura voyeristica e passiva... e falsata come la visione di un reality tv (stile Grande Fratello).
Tuttavia Tezuka guarda al più debole come il più debole, perché più debole e in quanto debole, e porta avanti il tema del "dissociarsi" in tutte le storie di questo volume.
La storia Il cervello di vetro (chiara prova che Chica Umino conosce il suo Tezuka e lo cita con amore) ci parla della vita da cicala di una sorta di bella addormentata alla quale è stato concesso di vivere solo per 5 giorni e dormire per il resto della sua vita. Anche questa è la narrazione di un estraniamento, di un dissociarsi dal resto del mondo e del vivere la vita seguendo solo le proprie regole.
Le altre storie si dividono tra horror e commedia. Il racconto finale è come una lunga barzelletta raccontata bene, la cui battuta di chiusura lascia chiaramente divertiti e soddisfatti.
Devo dire che il Tezuka comico resta indubbiamente uno dei miei umoristi preferiti. Non fosse altro che persino il traduttore del manga si è trovato a commentare nelle note a fine volume che l'espediente dei nomi inventato da Tezuka per portare avanti l'equivoco di Futari de Ringer Rocker wo è assolutamente unico con un: quand Tezuka est en forme ça vas loin...
Un commento che mi trova assolutamente concorde.