Io sono Sasuke Sarutobi!
A cura di Spaced Jazz
Edizione originale: 1960, Suzuki Shuppan, 1 volume.
Sarutobi è un'opera di poco meno 350 pagine in cui Tezuka sviluppa una delle sue classiche avventure fumettistiche ambientate nelle epoche della storia giapponese. In particolare mette in scena la romanzata (e interpretata in modo originale) vita del famoso ninja Sasuke Sarutobi durante il turbolento periodo che precede l'ascesa al potere dello shogunato Tokugawa.
Siamo appunto nel 1590, periodo di guerre e incertezze culminate nel confronto anche bellico fra Hideyoshi e Ieyasu Tokugawa. Un villaggio è messo a ferro e fuoco, l'irrequieto Sasuke e la bella Sai, studenti ninja della scuola Koga, perdono le loro famiglie e giurano vendetta contro i samurai. L'avventura sarà lunga e, come al solito negli shonen di Tezuka, ricca di movimentate situazioni. I due ragazzi finiranno in particolare per stringere amicizia con Yukimura Sanada, samurai del castello di Ueda, e con suo figlio Daisuke grazie al quale riusciranno fra l'altro a salvare il proprio villaggio da una nuova scorreria. Diversi altri personaggi compongono il cast, fra i quali il famoso ladro Goemon (Ishikawa), in questa vicenda un ninja decaduto della stessa scuola di Sasuke e Sai.
Il manga è del 1960 ed è, ovviamente, conforme al Tezuka di quel periodo: fervido di immaginazione e ricco di avventura a sfondo morale, tuttavia si nota nettamente una tendenza alla maturità delle opere successive grazie alla struttura complessivamente coesa, ricca di temi e qualche chiaroscuro.
Ovviamente campeggia quella visione "fumettosa" dell'azione, con bizzarre invenzioni e gag estemporanee, citazioni, le tecniche ninja viste come magie, o le famose scene di folla tezukiane in cui succede di tutto. L'umorismo dunque non manca, però la gente muore; le motivazioni dei personaggi sono varie: dall'ingordigia alla voglia di giustizia, dalla semplice sopravvivenza al disincanto della curiosa figura di Goemon.
Ecco che le tematiche non sono superficiali: su tutte la "solita" disgrazia che devono subire i deboli/la gente comune per i capricci o le ambizioni dei potenti/prepotenti, un messaggio dunque pacifista; ma anche il saper distinguere le singole persone per quel che sono e non per categorie (l'amicizia di Sasuke e Sai per Daisuke), la necessità di giustizia, pure qualche spunto ecologista. Ovviamente la parte da padrone la fa la crescita dei due protagonisti (c'è anche la parte amorosa, i due convoleranno a giuste e campestri nozze!) in cui Sasuke tempererà il carattere in modo più riflessivo e Sai, già di per sé inizialmente dolce e determinata eroina, raggiungerà una matura saggezza femminile.
Complessivamente è dunque un fumetto realizzato piuttosto bene, molto scorrevole nella sceneggiatura e con scene d'azione che conservano una piacevole brillantezza; le gag, le citazioni o le incursioni estemporanee metafumettistiche invece sono di variabile efficacia, a volte geniali, a volte mostrano chiaramente i 50 anni che distano da noi, ma non inficiano che in minimo modo la globalità del fumetto e comunque contribuiscono a contestualizzarlo.
L'edizione francese di Cornélius è la solita: elevatissima qualità, 15x21, carta spessa, copertina in bel cartoncino con risvolti e discrete note storiche, l'adattamento grafico è lasciato in originale con traduzione delle onomatopee a margine vignetta. Costa il suo, naturalmente.
Sarutobi è un altro titolo tezukiano poco conosciuto ma oserei dire scelto con grande acume perché se Kaos è semplicemente un capolavoro, questo Sarutobi merita molto sia per forma che per contenuti, un Tezuka d'annata di pregevole eleganza.