Unico

 A cura di Anneyuu e Deda

Titolo originale: Unico

Edizione italiana: inedito. 

Edizione francese: Unico, Soleil 2005, 2 volumi - completa; 6.95 euro; 188 pp.

Edizione originale: 1976, Sanrio, 2 volumi.




Ogni volta che compero un nuovo manga di Tezuka, penso di aver trovato il mio manga preferito di tutti i tempi... Unico, però, è uno di quei manga che mi ha spedito tra le nuvole per diversi giorni, lasciandomi completamente estasiata. Non è un manga fenomenale o intenso o che faccia critica sociale (cioè no, ora che ci penso invece sotto sotto ha tutti questi attributi) e devo ammettere che, di norma, detesto pony, unicorni, fatine ma questo Unico (leggi Iunico) e' davvero unico!

L'idea di Unico nacque durante un viaggio negli Stati Uniti che Tezuka fece intorno al 1980 e la serie fu pensata per essere pubblicata in tutto il mondo, difatti è l'unica serie di Tezuka con senso di lettura all'occidentale. Per lo stesso motivo fu serializzato in rivista interamente a colori. Qualche anno fa, tuttavia, quando decisero di fare l'opera omnia di Tezuka alla Kodansha, fu deciso di stampare Unico in scala di grigi e quindi i disegni a colori andarono persi.

La storia di Unico è molto semplice: Unico è un baby unicorno dai poteri magici che porta fortuna a chiunque gli offra amicizia incondizionata... Difatti la storia dice "se il tuo cuore è puro come un giglio e sei retto come un giunco, Unico potrebbe venire a trovarti: quando lo farà, sii gentile con lui".

La prima storia non può non partire dall'Olimpo dove Venere, gelosa di Psiche, si accorge che la fortuna della ragazza risiede nella presenza del piccolo unicorno. Per vendicarsi di Psiche, che comunque non ha fatto nulla oltre essere bella (ed è davvero molto buffa e triste la scena in cui Eros si innamora di Psiche ma non essendo visibile ai mortali è condannato a non essere ricambiato), chiama lo Zefiro e le chiede di portare Unico via dall'Olimpo, lontano, nello spazio e nel tempo.

Avete presente Quantum Leap? Ecco, Unico inizia a saltare nel tempo e nello spazio "sistemando" le vite di chiunque incontri. Quindi conosciamo Teepee e la sua tribù e la piccola Mary, la gatta Chao e il cattivo barone Ghost (che lo giuro è la copia sputata di Howl!), la ladra Mashka (è bellissima questa storia, una vera cenerentola), la principessa Rosellie e il suo papà faccia da rospo, e addirittura ci troviamo catapultati nel "Sogno di una notte di mezza estate" tra i bisticci amorosi di Oberon e Titania.

Sono tutte storie d'amore che descrivono un tipo d'amore diverso.
La bellezza grafica delle tavole ricorda il racconto breve di "Tink e l'uovo d'oro" (contenuto nel volume Tonkaradani), le tavole sembrano tagliate in malomodo e invece è Tezuka stesso a continuare i bordi delle vignette e farli uscire dalla pagina creando una sorta di effetto gabbia/ragnatela.

Tuttavia Unico è delizioso, ma anche un po' malinconico. Questo piccolo unicorno vaga da un posto all'altro, da un tempo all'altro senza portare memoria di cosa fosse successo prima e degli affetti intrecciati. Non si ricorda neanche della sua mamma e poi la dimenticherà nel viaggio successivo. Per le storie narrate le ho amate tutte e non saprei dire quale sia la più bella. Sicuramente devo dire che "Pioggia nera e piuma bianca" è tra quelle che mi sia rimasta di più, ma anche l'ultima (La solitudine di Unico) è tanto bella.
Tutte le immagini sono di proprietà di Tezuka Production © Tezuka Production